In Sicilia tornano i grani antichi. Lotta aperta alle multinazionali

Mai come l’ultimo periodo caratterizzato dal conflitto tra Russia ed Ucraina, ha fatto riemergere il problema dell’assenza di prodotti di casa nostra, che possano contrastare le importazioni. Così è pure per il grano, ormai prodotto esclusivo delle multinazionali che però nella corsa alla produzione senza sosta hanno deciso di puntare su qualità sempre meno pregiate di grano, perdendo l’originalità e creando un prodotto solo commerciale. A questo “regime” hanno deciso di porre fine gli agricoltori siciliani iniziando a piantare ettari di terreno con grani antichi, alla scoperta delle prime produzioni, quei granì eccellenza di un territorio. Puntare su prodotti di qualità, farine eccellenti che rendano anche il prodotto finale sano e dal gusto migliore. Complice la voglia dei consumatori di rivolgere la propria attenzione su prodotti di qualità, privilegiando le agricolture biologiche, i prodotti a km zero, la rivolta del grano parte dalla Sicilia. Ma non solo, perché anche in Maremma la produzione del grano si è intensificata per contrastare apertamente l’egemonia delle grandi aziende. Oltre mille gli ettari di terreno siciliano coltivato a grani antichi, per non parlare poi di una categoria di agricoltori “custodi” di alcune qualità pregiate di grano che hanno deciso di riprenderne la coltivazione, dedicando oltre dieci ettari ai grani rari. Esiste oggi, grazie alla tenacia degli agricoltori un catalogo che stima 250 varietà di sementi di grano e 50 di leguminose siciliane. Certo, una lotta dura e a volte impari contro le multinazionali agevolate anche dalle leggi in materia di sementi che privilegia la coltura intensiva ed impedisce agli agricoltori di scambiarsi i semi da riprodurre, rendendo difficile tramandare alcune tipologie di grano. Ma gli agricoltori siciliani non demordono, appoggiato dai consumatori ormai rivolti alla qualità del prodotto e che fungono da stimolo affinché le coltivazioni di grano antichi proseguano su tutto il territorio siciliano. Basti pensare che dalle Madonie ai Nebrodi le coltivazioni di grano antichi hanno ridefinirò il paesaggio montano dopo anni di assenza di coltivazioni in generale.

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